Mercato unico, nel 2024 si rafforza la tutela dei consumatori

Bruxelles – La Commissione europea fa un passo in più nella tutela dei consumatori all’interno del mercato unico. Oggi (16 aprile) è stato pubblicato il rapporto annuale del Safety Gate, il sistema comunitario di allarme rapido per i prodotti pericolosi non alimentari.
Questo sistema, entrato in funzione nel 2003, permette alle autorità nazionali di sorveglianza del mercato unico di segnalare qualunque tipo di prodotto non alimentare presenti rischi per la salute e la sicurezza, nonché per l’ambiente, e di intervenire tempestivamente per bloccarne la diffusione.
La condivisione transfrontaliera delle informazioni (riguardanti la tipologia di prodotto, la descrizione del rischio e le misure adottate per porvi rimedio) consente alle autorità dei Paesi partecipanti – cioè i membri dello Spazio economico europeo (See), che comprende i Ventisette più Islanda, Liechtenstein e Norvegia – di adottare misure uniformi.
Lo scorso anno, le allerte raccolte sulla piattaforma sono state 4.137: si tratta del numero più alto da quando sono cominciate le rilevazioni, quasi il doppio delle segnalazioni del 2022. Le azioni registrate nel sistema da parte delle autorità competenti sono state oltre 4.200, spesso risultate nella sospensione della vendita o addirittura nel ritiro dei prodotti dal mercato.
Tra le varie tipologie di prodotti a rischio, i cosmetici sono stati quelli più segnalati, rappresentando il 36 per cento del totale. Secondo posto ai giocattoli (15 per cento), seguiti dagli apparecchi elettrici (10 per cento), dai veicoli a motore e dai prodotti chimici (9 e 6 per cento rispettivamente).
Quanto alle sostanze pericolose, gli ingredienti chimici sono quelli più segnalati: cadmio, nichel, piombo, fragranze allergeniche (tra cui soprattutto Bmhca, un composto vietato dalla normativa Ue che può causare irritazioni cutanee e arrivare a danneggiare il sistema riproduttivo, riscontrato nel 97 per cento dei cosmetici) e sostanze chimiche sintetiche (ad esempio quelle utilizzate per ammorbidire la plastica nei capi d’abbigliamento).
L’esecutivo a dodici stelle sta pianificando un’indagine “a tappeto”, in collaborazione con le autorità di sorveglianza nazionali, per effettuare una serie di controlli simultaneamente su un gran numero di siti web al fine di individuare eventuali violazioni delle normative comunitarie in determinati settori o per specifiche categorie di prodotti.
Il quadro giuridico del See è stato aggiornato a dicembre dello scorso anno con l’entrata in vigore del Regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti venduti tanto online quanto offline. Lo scorso 10 aprile, inoltre, i co-legislatori (Europarlamento e Consiglio) hanno raggiunto un accordo relativo alle nuove norme proposte dalla Commissione sulla sicurezza dei giocattoli, che riguardano soprattutto sostanze chimiche nocive come Pfas, interferenti endocrini e bisfenoli e l’introduzione di un passaporto digitale per questi articoli, indipendentemente che vengano prodotti in Ue o in Paesi terzi.
Per coadiuvare le autorità nazionali di sorveglianza, dal 2022 è attiva anche l’applicazione webcrawler, sulla quale vengono eseguite scansioni dei siti web in tutte le lingue ufficiali del See per rintracciare eventuali prodotti tra quelli segnalati sul Safety Gate. Nel 2024, webcrawler ha elaborato circa 4mila segnalazioni a partire dal Safety Gate, analizzando quasi 1,6 milioni di siti web e “pizzicando” circa 5300 marketplace online.
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